Una tradizione tipicamente giapponese: diversi modi per preparare il sashimi. Quando pensiamo alla cucina giapponese, le prime due parole che ci vengono in mente sono sushi e sashimi: il primo consiste sostanzialmente in piccole polpette allungate di riso adagiate sopra una fettina di pesce crudo (nigiri), mentre il sashimi (letteralmente corpo infilzato) è il pesce crudo, molluschi freschissimi oppure carne tagliati a fettine sottili. Lo spessore è fondamentale, infatti per il pesce dovrebbe essere di un centimetro mentre per la carne le fettine dovrebbero restare tra i cinque e gli otto millimetri. Solitamente vengono usati tonno e salmone, ma è possibile preparare un sashimi con polpo, gamberetti, sgombro, calamaro, merluzzo, pesce palla, capasanta, seriolo, riccio di mare, yuba (pelle di tofu), manzo, carne di cavallo e pollo brasato.

I gusti da poter combinare insieme sono davvero tanti e diversi tra loro, per poter soddisfare ogni tipo di palato attraverso sapori insoliti ed estremamente appetitosi; va sempre ricordato che, trattandosi di ingredienti crudi, è fondamentale che la materia prima sia estremamente fresca e di prima qualità ma anche che l’ambiente in cui si cucina sia perfettamente pulito evitando così la proliferazione di eventuali batteri. Vediamo qualche ricetta interessante da replicare per un pranzo o una cena a tema nipponico.

Sashimi di tonno, dentice e gamberi

Iniziamo con un piatto estremamente popolare e dedicato alle grandi occasioni come feste, matrimoni e compleanni, visto che il dentice (secondo la tradizione giapponese) porterebbe fortuna: si tratta di un pesce che non è semplice da trattare ed è basilare che sia freschissimo, ma è altrettanto vero che si presta perfettamente alla preparazione del sashimi grazie al suo sapore delicato. A fare da contorno a tonno, dentice e gamberi solitamente troviamo il daikon, una radice bianca di origine asiatica meglio conosciuta come ravanello giapponese.

Tenagaebi Tartare

Un piatto per i più esperti e coraggiosi è senza dubbio il Tanagaebi Tartare: questa pietanza consiste in una tartare decisamente sofisticata in cui sapori contrastanti si mescolano creando un mix esplosivo ed irresistibile. Non è facile da preparare, ma il connubio tra scampi, la salsa al passion fruit, la guarnizione di pesto al sesamo nero e i riccioli di carote viola, arancioni e gialle potranno regalare una vera e propria esplosione di gusto e colori.

Sashimi di salmone

Un grande classico ma per palati abituati ai sapori decisi: il salmone fresco, una volta pulito dalla pelle e dalle lische, deve essere tagliato con un coltello affilato a lama piatta e perpendicolare alle fibre. Dopodiché deve essere adagiato su un piatto molto semplice (possibilmente bianco) e accompagnato con del wasabi; è possibile anche aggiungere a parte della salsa di soia o il daikon grattugiato.

Sashimi di branzino

Per chi si avvicina alla cucina giapponese e vuole iniziare con sapori più delicati, l’ideale è assaggiare un sashimi a base di branzino tagliato a tocchetti, accompagnato con del finocchio e del daikon tagliati a julienne ed un contorno di asparagi. Possibilmente da servire in un piatto concavo.