Le pietanze giapponesi sono davvero tantissime e meritano tutte di essere assaggiate. Insomma la cucina tradizionale nipponica non è di certo rappresentata solo dal sushi anche se, specialmente in Italia, è questo uno dei piatti più conosciuti e gettonati. Vi elenchiamo di seguito 3 portate imperdibili della cucina giapponese, assolutamente da assaggiare la prossima volta che andrete al ristorante.

Cugina giapponese: la zuppa di miso

Per chi ama i sapori delicati, per chi predilige i piatti non troppo elaborati e facilmente digeribili, ecco la zuppa di miso che è in assoluto uno delle ricette tipiche della cucina giapponese. Amata da tutti, regala un sapore sfizioso ed è assolutamente da provare! La zuppa di miso è fatta da un brodo che viene aromatizzato con alga wakame e dal miso che altro non è che un condimento a base di semi di soia e altri cereali, come orzo o riso, fermentati attraverso l’azione di un fungo particolare. Il miso ha un sapore molto particolare che dà sul salato: non a caso viene spesso usato, nella cucina giapponese, per insaporire varie pietanze. Tuttavia la zuppa di miso mantiene un sapore molto delicato, smorzato anche dalle tante verdure usate per la preparazione della stessa zuppa. Generalmente si va dalle carote al porro, passando per il ravanello bianco, tipico dell’Asia. Non manca mai lo zenzero, per un tocco speciale.

Shabu shabu: un rito conviviale

Avete mai sentito parlare dello Shabu shabu? Si tratta di preparazione tradizionale giapponese (che deriva però da un piatto cinese) nata a Osaka negli anni ’50. Nella pratica, vengono posizionati al centro del tavolo dei fornelli e una grande pentola che contiene generalmente acqua salata e o il brodo dashi a base di alga kombu. La preparazione del piatto avviene step by step e sono gli stessi commensali a portarla avanti. Come? Inzuppando nella grande pentola carne o verdure tagliate a fette molto sottili che si cuoceranno in modo molto rapido. Una volta cotta la carne e una volta pronte le verdure, saranno consumate con salse varie.

Generalmente per la preparazione dello shabu shabu si utilizza carne wagyu. Il filetto è perfetto ma si possono comunque usare anche altri tagli: lombata, costolette, spalla, fesa.

Okonomiyaki: per ogni gusto

Di solito nei ristoranti giapponesi questo piatto viene cucinato sull’apposita piastra che è chiamata teppan (tutti i ristoranti giapponesi ne posseggono una). Letteralmente, il termine Okonomiyaki significa “mettere quello che vuoi sulla piastra“. Significa che, a seconda dei propri gusti personali, si può optare per un ingrediente piuttosto che un altro. L’Okonomiyaki prevede un impasto di uova, farina, foglie di cavolo e acqua, arricchito da pancetta o da pesce (spesso vengono utilizzati i gamberetti). Non semplicissimo da preparare, è in assoluto una delle 3 portate imperdibili della cucina nipponica. Insomma provatelo se siete alla ricerca di gusti e sapori sfiziosi. L’Okonomiyaki non è tra i piatti più conosciuti della cucina nipponica ma è in assoluto uno di quelli più tipici. Vale la pena provarlo almeno una volta, insomma e non ne resterete affatto delusi.